Storia dei miei genitori Alice e GiulioQuesta è la storia dei miei genitori. Alice (foto) nasce il 28 marzo del 1922 a Vigolzone (PC). Vive la sua infanzia e giovinezza a Bosco di Schiavo sotto frazione di Vigolo che a sua volta è frazione di Bettola (PC) è la terza di cinque figli di nonna Bergonzi Colomba e nonno Lucca Antonio che per lavorare emigrarono in Francia ed allo scoppio della prima guerra mondiale tornarono in Italia. Nonno Antonio come i giovani del tempo venne chiamato alle armi e rimase ferito. La pallottola che lo ferì alla spalla in montagna, non riuscirono più ad estrarla e dopo qualche tempo in ospedale il nonno torna a casa dove riprese la vita di contadino, diventando inoltre sacrestano della chiesa locale e dove dopo un po’ di tempo nasce Angiolina, Maria, Alice, Zaira e Vittorio. A metà degli anni 30 in una balera di Bettola dove si incontrava la gioventù del luogo Alice conobbe Giulio che l’aveva invitata a ballare. Prima di allora Alice aveva avuto qualche piccolo filarino, ma nulla d’importante così nasce una storia importante anche se tormentata prima dallo scoppio della seconda guerra mondiale e poi dalle vicissitudini della vita….
Giulio (foto) nasce a Biana frazione di Bettola ( PC) il 18 marzo 1920 è il 11° di 12 figli di Ferrandi Angiolina e Mizzi Giuseppe i genitori sono contadini. L’infanzia e soprattutto la giovinezza sono abbastanza vivaci. A 16 anni con tre dei suoi fratelli decide di andare a lavorare a Milano in Porta Romana facendo il panettiere, ma ogni sabato con i suoi fratelli torna a casa in bici ripartendo però il giorno successivo per il capoluogo lombardo. A metà degli anni 30 a Bettola conosce in una balera punto di ritrovo della gioventù di allora, Alice dove l’invita per la prima volta a ballare e nasce piano piano un amore. Giulio è lui che lo afferma, è il classico don giovanni, ma Alice viene a scoprirlo e gli pone un aut out o lei o quell’altra e Giulio sceglie Alice. Nel 1939 è chiamato alle armi dove viene destinato alla cucina della scuola ufficiali di Pinerolo e dopo qualche anno a guerra già in corso viene destinato sempre in cucina, ma in Grecia dove l’8 settembre del 1943 viene fatto prigioniero dai tedeschi e liberato dagli americani dove farà tutta la campagna della liberazione dell’Italia sempre lavorando in cucina. Il 1° gennaio del 1945 a Bolzano viene congedato (documento 1, documento 2, documento 3, documento 4 e documento 5). Nell’autunno dell’anno seguente Giulio si sposa con Alice e vanno ad coabitare con i suoi fratelli ai Bardelli che prende il nome di un collina di Biana. Nel 1948 nasce BRUNO il primo figlio, che vivrà per soli 10 minuti giusto il tempo di battezzarlo. Negli anni seguenti nasceranno il 2°, 3°, figlio nati morti ed il 4° vissuto solo 5 minuti. A nessuno di questi tre bambini poiché non furono battezzati non fu allora messo alcun nome; solo in seguito io ho dato ai miei tre fratelli i nomi di: ANTONIO, LUCA e VITTORIO perché sono sempre figli di Dio. Il 17 ottobre 1954 una domenica sera nasce settimino all’ospedale di Piacenza il loro quinto figlio che metteranno come nome battezzandolo il 1 gennaio 1955 nella cappella dell’ospedale: FRANCO, ANTONIO, VITTORIO, NICOLA. A nove mesi dalla nascita Franco viene colpito da meningite e lì si fa un anno di ospedale . Giulio nel frattempo è a lavorare a Milano all’ALEMAGNA nota industria dolciaria. Una volta che Franco supera la malattia che lo lascia però paralizzato, Alice e Giulio portano Franco ai Bardelli e vanno a lavorare a Milano. All’età di tre anni Franco si ammala delle prime tre ernie inguinali per cui viene portato a Milano all’ospedale Buzzi dove viene operato , negli anni seguenti viene operato per la seconda e la terza volta di ernia inguinale. Nel 1958 Franco viene ricoverato a Vaprio d’Adda presso l’istituto neurologico C. Besta dove fa l’asilo e le elementari oltre alla riabilitazione. Nel 1963 Alice ha un forte dolore alla gamba sinistra viene ricoverata all’ospedale Riguarda dove viene operata, ma purtroppo senza esito perché gli viene riscontrato un tumore molto avanzato, gli fanno fare delle cure di cobalto terapia, ma senza esito. A questo punto Alice dopo aver preteso ed ottenuto di sapere che patologia aveva, decide di andare a Lourdes in Francia. Una volta tornata da Lourdes, Alice decide di non andare più a casa sua Paderno Dugnano, ma a Bosco di Schiavo dove c'era sua sorella Zaira, il 1 settembre del 1963 suo figlio Franco riceve la cresima nel santuario della Madonna della quercia a Bettola, Alice muore a 41 anni assistita da Giulio e sua sorella Zaira il 14 marzo del 1964 dopo due giorni di coma. Sono momenti difficili per Giulio, ma stringendo i denti decide di andare avanti per suo figlio. Il 31 maggio del 1964 nella cappella dell’ospedale di Vaprio d’Adda Franco riceve per la prima volta la s. comunione. Giulio dopo aver per un certo periodo lavorato, vendendo olio, cambia lavoro ed entra nel corpo armato e privato delle guardie notturne. Nel 1967 e precisamente l'11 febbraio, suo figlio Franco viene trasferito dall'istituto C. Besta di Vaprio d’Adda al don Gnocchi di Torino, mentre l'anno seguente e per 5 anni viene trasferito al don Gnocchi di Roma, dove frequenta la quarta e quinta elementare e la prima e seconda media. Nel 1972 Franco viene trasferito a Milano dove frequenta la terza media, e dopo cinque anni di scuole superiori si diploma nel 1977 nella sessione estiva in ragioneria presso l'istituto tecnico commerciale Verri di Milano. Nel 1981, Giulio va in pensione e si ritira presso la sua casa natale di Biana con l'intento di metterla a posto e di dare la possibilità a Franco di cominciare a gestire autonomamente la propria vita. Nel 1981 suo figlio Franco inizia a lavorare, e sempre nel 1981 Giulio si ammala. I medici scoprono che affetto da tumore al fegato, gli danno pochi mesi di vita tenendolo all'oscuro della sua malattia. Muore il 16 aprile del 1982 all'età di 62 anni.
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